Una nuova concezione? Si, se una delle discussioni che accende da
sempre l'animo di molti degli appassionati del genere melodico per
antonomasia, è proprio quella che sta alla base di quale sia il vero
significato dell'acronimo AOR, i new comer Another Open Road, ci
forniscono la loro personale versione, dimostrandoci che, molte volte,
l'immaginazione può andare ben oltre le personali considerazioni.
Progetto parallelo o band con una sua identità artistica ben
definita? Questo non è dato sapere, quello che invece appare chiaro
sin dalle prima battute, è che la formazione nata da una costola dei
più conosciuti, e quotati, Stonewall, dai quali provengono i
fratelli Guerrieri, è che ci troviamo di fronte ad un'entità
musicale che dimostra, più con i fatti che con le parole, di
possedere i requisiti giusti per puntare in alto, anche quando le
difficoltà oggettive sembrano insormontabili, i nostri riescono a
superare l'ostacolo in souplesse, e questo grazie anche ad
un'attitudine, leggasi pure tenacia, che li potrebbe condurre
veramente lontano.
Gran parte del merito comunque è da ascrivere ad un versante
compositivo intriso di modulazioni che si colorano di suadenti
partiture musicali dall'enorme potenziale radiofonico, chorus
edulcorati e refrain memorabili, e ad ascoltare brani come “Cry
forever”, sorretta da imponenti geometrie armoniche, “Touch the
heaven”, sensibilmente vicina ad una concezione scandi-rock a la
Treat meets Dalton, o il melodic rock intenso e vibrante di “Playing
with fire”, non si può che essere concordi di trovarci al cospetto dei predestinati.
Che dire, le potenzialità per fare bene sulla lunga distanza ci
sono tutte, la costanza, la tenacia ed il tempo saranno i giudici
supremi....continuate su questa strada, mi raccomando!!!
Another Open Road Official Page
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