martedì 24 dicembre 2013

Purple Angels - Dreams of Fire

Finalmente!! Già, erano anni ed anni che tentavamo di contattare i Purple Angels per un'intervista faccia a faccia, ma ogni tentativo era stato vano, anche perchè molti dei musicisti della band, sono tutt'ora molto impegnati con i loro rispettivi progetti musicali. Quindi anche per questo che ringraziamo di cuore l'amico Stefano Vacchetta, tastierista del combo torinese, che si è reso disponibile per quest'intervista telematica informale, nella quale ha messo in luce alcune delle vicissitudini legate ad una formazione che, nella prima metà degli anni ottanta, seppe attirare su di se l'attenzione degli appassionati di un certo filone della musica dura di tipica estrazione inglese. Un paio di demo, la partecipazione alla compilation “Four kinds of metal”,  ed un disco omonimo più che buono, sono le testimonianze che il quintetto a lasciato ai posteri.....

Ciao Stefano e grazie per essere avere la pazienza di rispondere alle mie domande, naturalmente nei miei ricordi di adolescente, il tuo nome è legato a doppio filo con quello dei Purple Angels, cosa ricordi di quella band e di quell'esperienza? Prima di formare il gruppo, qualcuno di voi suonava con altre formazioni o cover band?
Ciao Beppe, dei Purple Angels ho dei ricordi bellissimi, è stata un'esperienza incredibile per l'epoca, tieni conto che in quel periodo suonare in una band era piuttosto difficoltoso......mica avevamo X-factor o amici per farci conoscere..
Prima dei purple nessuno di noi suonava da altre parti,  quando mi unii a loro, io avevo 15 anni, è stata la mia prima esperienza in una rock band.

Ok, capisco, toglimi una curiosità, molti non sanno che una delle vostre prime produzioni a livello di demo fu il seminale "Dreams of fire" demo che, oltre a presentare un lotto di ottime composizioni, vede germogliare quello che sarà poi la passione costante in molti di voi, ovvero la devozione verso il suono roccioso di Deep Purple e Rainbow, e la melodia dei maestri Beatles, dico bene?
Deep Purple, Rainbow e tutto quello che ruotava intorno al mondo porpora, per noi era il nostro pane quotidiano, prima c'erano loro e poi tutto il resto ed è la passione per i Purple che ci ha fatto incontrare.
Per il discorso Beatles, io non sono mai stato un amante del quartetto di Liverpool, trovo che la coppia Lennon/Mccartney abbia composto forse le più belle melodie che ancora oggi si possano ascoltare, ma non rientrano nei miei gusti musicali (io sono più Stones), mentre agli altri (Fabrizio ed Alberto) piacevano molto

Fu anche in quel periodo che partecipaste alla compilation “Four Kinds of Metal" con brani come "Fire in the Sky" e "Roundabout of a Crazy Horse", come entraste in contatto con la Minotauro records, pensi che fosse realmente intenzionata a produrvi?
Onestamente non ricordo bene come entrammo in contatto con la Minotauro ma non credo avesse intenzione di produrci, in quegli anni mi ricordo che c'erano diverse pseudo-etichette nell'ambito heavy rock che volevano produrre gruppi italiani, ma che poi si rivelarono un completo fallimento.

Che ricordi hai di Fabrizio Bison, vostro primo vocalist? Ho saputo che si è allontanato per sempre dalla musica suonata, lo hai mai rivisto negli ultimi tempi?
Fabrizio non canta più, ma siamo rimasti ottimi amici e ci frequentiamo tutt'ora...è stato anche il mio testimone di nozze ed io il suo...

Capisco, in che modo entraste in contatto con Enrico Rigolli all’epoca vocalist dei seminali Grendel?
Se non ricordo male, lo conoscemmo in occasione di un festival rock organizzato sul lago di Candia (gli headliners erano i Fil di Ferro che salirono sul palco con le moto....dei pazzi scatenati).
Comunque sia, noi con i Purple e lui con i Grendel, facevamo parte dei gruppi del pomeriggio e quindi seduti sul prato alla Woodstock ci siamo conosciuti.



Già nonostante la distanza, la seconda fatica in studio della band fu un promo di quattro brani, edito per tastare il terreno in vista del primo full lenght della band, prodotto ancora una volta dal grande Beppe Crovella nei suoi Sinergy studios, che, rispetto al primo lavoro, riuscì a cucirvi addosso per l’occasione un suono old style veramente disarmante…
 Si, il promo aveva questo suono che ricalcava un pò il suono dei Deep Purple di “Perfect strangers”, con la ricerca di melodie diciamo un pò...che ammiccavano all'aor americano.
Su questo tipo di melodie Rigolli è stato veramente super!!!

Che ricordi hai di quelle registrazioni? Mi parleresti di come nacquero pezzi stratosferici come la splendida "Hardcore lover", e la meravigliosa "Livin it up"?

Onestamente delle registrazioni non ricordo molto....sono passati più di 20 anni, non avevo neanche 20 anni, e in quell'età vivi tutto al 100%.
I pezzi dei Purple nascevano tutti grazie all'estro geniale di Fabrizio Fratuecelli e all'apporto di suo fratello Alberto alla batteria, poi in sala prove si arrangiavano i pezzi tutti insieme.

Giuro che fra le decina e decina di demo che posseggo, quel promo è uno dei pochi in cui si evince le potenzialità espressive di una band dotata veramente di una caratura tecnica ben al di sopra della media dell'epoca, sai, non riesco a capacitarmi del perché come mai all'epoca si vociferasse con toni entusiastici di formazioni, magari dozzinali, mentre dei Purple Angels non parlava mai nessuno o quasi, solo perché eravate una band di provincia? La vera working class?
Sicuramente vivere in provincia non aiuta, avessimo abitato in città, frequentato le sale prove come facevano gli altri gruppi, forse ci avrebbe dato il modo di farci conoscere meglio e anche per noi i toni sarebbero stati più entusiastici.
Vivere in provincia ha i suoi lati positivi, ma anche quelli negativi...ma noi non ci lamentiamo :)


Comunque, nonostante tutto, il vostro debutto ufficiale non tardò ad arrivare, un disco con il quale la band continuò a ribadire quanto di buono aveva messo in mostra con il lavoro precedente, amplificando se vogliamo la componente tecnica che, comunque, vi ha sempre contraddistinto.
Grazie per i complimenti sulla tecnica...ma all'epoca le band a cui facevamo l'occhiolino erano comunque tutte molto tecniche anche se magari avevano una hit in qualche radio americana, vedi House of lords, Bad English, The Storm, gli stessi Bon Jovi, gli Whitesnake di “Slip of the tongue.”....e poi c'erano i gruppi cari a Rigolli come Journey, Foreigner.....

Contraddistinto da un art work più vicino ad una concezione progressiva che hard rock, il disco era, e lo è tutt’ora, un ottimo lavoro che amplifica le potenzialità radiofoniche di alcune composizioni che, in alcuni casi, perdono proprio quell’istintività primigenia, in favore di un approccio quasi patinato, che ne pensi?
Forse hai ragione...risentendo adesso i due lavori, sicuramente il promo ha una sua identità più marcatamente rock (anche se le melodie sono orecchiabili), mentre il disco è stato un pò ripulito e smussato.
Però all'epoca ci siamo anche fidati di giudizi di gente che aveva più esperienza....e devo dire che abbiamo fatto bene....

Eravamo arrivati alla fine degli anni '80. Il rock si era definitivamente spogliato di tutti i suoi orpelli e il grunge stava cominciando ad abbattersi come una tempesta su tutti coloro che vedevano ancora l'hard-rock e l'heavy metal incanalati entro binari molto classici e abusati…..
Mah, secondo me il grunge è stato un modo per far conoscere al grande pubblico italiano il rock, che poi si definisca grunge, heavy metal, hard rock, aor, penso non importi molto.
In quegli anni il pubblico non rock, conosceva solo i nomi classici e cioè Iron Maiden e Ac/Dc, il grunge grazie anche a film come "Singles" la morte di “River Phoneix”, ha fatto si che il rock entrasse anche in casa delle persone....le radio trasmettevano Pearl Jam e Nirvana!!!!
Poi....può piacere o meno, ma a livello mediatico ha dato una bella spinta al settore :)

Quanto era difficile essere una band di hard rock classico italiana in quegli anni? Nel senso che oltre a combattere contro le infrastrutture inesistenti, anche la stampa estera si dimostrava poco duttile nei vostri confronti, vero?
Ma a noi la stampa estera non penso ci abbia mai cagato, ahahhaha!!!!
Era difficile essere una rock band in generale, sicuramente le infrastrutture per quello che riguarda la musica in Italia, credo siano inesistenti ancora oggi....

Nel 1993 arriva invece “Beatles in rock”, sorta di omaggio ai maestri di Liverpool in chiave moderna, un nastro che non ho mai visto in vita mia, ma lo avete registrato veramente?
Certo che lo abbiamo registrato veramente!! Come ospite ha pure cantato Luca re dei Sick Rose che più tardi entrerà in pianta stabile come cantate al posto di Rigolli, ed ai cori le coriste della "Soul band", nota band di rhytm & blues canavesana.
Quindi un anticipo della formazione allargata che durò qualche anno....

Capisco, in che maniera si consumò lo split della band? Musicalmente parlando, cos'hai combinato?
Già durante l'ultimo periodo (verso il 1996) la band aveva qualche scricchiolio, conta che eravamo inseme dal 1985 e nonostante fossimo una band di provincia, la media dei nostri concerti era intorno ai 15 al mese, quindi forse il grado di sopportazione/divertimento si stava un pò affievolendo.
Io nell'ultimo periodo entrai a far parte degli Amadres, un gruppo di 7 elementi con Rigolli alla voce, facevamo cover di Santana e Genesis e poi qualche mese dopo (sempre nel 1996) formai una delle prime tribute band (all'epoca non credo esistessero ancora), gli Only Stones (...indovina il tributo???...) con cui suono ancora adesso.

Toglimi una curiosità, ma che cosa spinge un quarantenne musicista preparato come te, a mettersi in gioco con una cover band seppur ottima come gli “Only Stones”?
Semplice...perchè io non so scrivere dei brani musicali, li posso arrangiare, ma non ho quella bravura ed estro per inventarmelo, cosa che invece Fabrizio ha.
Lui è un talento naturale e le sue composizioni non sono mai banali.
Ed un altro motivo è anche che, adesso come adesso, quando suono, mi voglio divertire, e la cover band sicuramente in un locale, è più divertente che ascoltare un gruppo che fa musica originale, tutto qui

Possiamo asserire che i Fratucelli Project sono i Purple Angels con Leporale alla voce, o no?
No per niente...i Project sono nati dalla mente di Fabrizio come tributo ai Rainbow e non fanno brani dei Purple Angels...all'inizio nella formazione, c'eravamo io ed il bassista dei Purple ed una cantante, Piero Leporale è entrato un paio di anni dopo.
 
Non hai mai pensato che se fossi nato in un altro paese, forse la tua vita artistico/musicale sarebbe, diciamo, cambiata?
Mah, e chi lo sa?????
Io ho iniziato a suonare perchè spinto da mio padre, se fossi nato in un altro paese, da un altro genitore, magari adesso non avrei questa passione.

Pensi che, con tutta l'esperienza che hai accumulato in questi anni e con l'avvento delle nuove tecnologie, oggi i Purple Angels avrebbero avuto vita più facile?
Forse...ma non più di tanto....in tutti sti anni non mi sembra che le situazioni siano cambiate poi così tanto.

Guardando al passato, pensi di avere più ottimi ricordi, o rimpianti? Potendo tornare indietro, rifaresti tutto daccapo?.. e se non è troppo, a livello puramente artistico, com'è cambiato in tutti questi anni il modo di rapportarti alla musica suonata e concepita?
Solo ottimi ricordi... rifarei tutto da capo...anche le sbronze insieme ad Alberto!!
Il mio rapporto con la musica in generale non è cambiato, per me è sempre un importante presenza della mia vita.
Ho la fortuna di suonare ancora dal vivo quelle 2-3 volte al mese con le stesse persone con cui ho formato la band nel 1996, mi diverto....ecco il succo del discorso è quello, sto bene quando suono :)

Domanda scontata, non avete mai pensato ad una reunion o a ristampare parte del vostro materiale inedito?
Ad una reunion si era pensato qualche anno fa, avevamo anche fatto delle prove, ma poi degli impegni improvvisi di Fabrizio con i 60/70 ha fatto si che il tutto si "raffreddasse" dopo qualche mese e quindi il progetto è ancora congelato adesso.

Grazie Stefano per averci donato un po' del tuo prezioso tempo, concludi l'intervista nel modo che più ti aggrada.
'Mazzalo....ma quante domande?????

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