lunedì 2 giugno 2014

Broken Arrow - Feel The Arrow

Jugoslavi di passaporto ma con l’animo artistico fortemente ancorato ad una concezione statunitense di fondo, middle ‘80ies per intenderci, i Broken Arrow arrivano finalmente al sospirato disco d'esordio dopo anni ed anni di dura gavetta, e la pubblicazione di due demo incentrate su sonorità più vicine ad un hair metal che, in occasione della pubblicazione del nuovo “Feel the arrow”, lasciano spazio ad uno stile compositivo molto più curato e sobrio, grazie al quale i cinque riescono a mettere a fuoco un approccio alla forma/canzone dall’impronta si melodica, ma piuttosto versatile, che richiama fortemente alla memoria le lezioni impartite dai maestri del passato come Journey, Bad Habit e Night Ranger.
Elementi questi filtrati sotto un'ottica personale che, se vogliamo, rende la proposta molto più fruibile e, perché no, coinvolgente, dimostrando in più occasioni di essere realmente capaci di possedere quelle peculiarità di scrittura che potrebbero elevarli sopra la media.
Prodotto in maniera egregia, suonato divinamente, “Feel the arrow” si rivela essere sin dalle prime battute, un concentrato di classe cristallina asservita ad un song writing elegante, raffinato e di classe, che cattura l’attenzione dell’ascoltatore, grazie soprattutto alla fluidità di alcune alterazioni sensoriali caratterizzate da peculiarità di scrittura, che infondono il giusto approccio atmosferico a composizioni ottimamente strutturate come ad esempio la splendida “Have a little love”, episodio dotato di un appeal melodico esaltante, al quale basterebbe solo qualche passaggio radiofonico per farsi apprezzare nella sua totalità, della delicata “Can't tell if you know”, che porta ben impresso nel suo DNA artistico, le modulazioni armoniche di formazioni del calibro di Surgin, Prophet ed Arcara, “Tonight we rock n'roll” caratterizzata attorno ad un ottimo refrain, i tappeti di tastiera di , fino al vero capolavoro “Hit the streets”, caratterizzato da incursioni in territori più tacitamente scandi-aor.
Un disco eccellente che riesce ad abbattere anche i muri dell’indifferenza radicata all’interno di un genere elitario come melodico per eccellenza, e questo non solo per una componente attitudinale che ha ben poco da invidiare ai loro molteplici colleghi più famosi, ma grazie alla qualità intrinseca di una proposta musicale ottimamente strutturata senza alcuna remora.
Avvincente!!!
(Beppe Diana)

Genere: Melodic Rock/AOR
Anno di pubblicazione: 2013
Etichetta: Self Produced

Line up:
Matjaž Predanič - vocals
Bor Marolt - guitars
Rok Marolt - guitars
Rok Piltaver - bass
Jani Predanič - drums



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